I segni sul viso stanco di medici e infermieri che lottano contro il SARS-CoV-2
Da sempre, medici e infermieri lottano per garantire che il proprio lavoro vitale venga supportato da più personale, condizioni migliori e attrezzature adeguate. Ora, più che mai, diventa chiaro quanto sia necessaria la presenza di persone e mezzi adeguati, perché si tratta di un duro lavoro che sta spingendo il personale medico al limite.
Nella lotta contro il SARS-CoV-2, il nuovo, dilagante e altamente contagioso coronavirus, il problema è soprattutto la carenza di risorse: la mancanza di posti letto in terapia intensiva, di apparecchi respiratori, di misure di protezione di base per medici e infermieri. Il problema maggiore di quest'influenza è che se troppe persone si ammalano contemporaneamente, le strutture ospedaliere si trovano sovraccaricate e non più in grado di far fronte alla richiesta crescente di cure. Infatti i pazienti di base che vengono ricoverati ogni giorno rischiano di non poter essere curati adeguatamente.
Le conseguenze sono terribili e ce ne stiamo rendendo conto: poco personale con protezioni non sufficienti cerca con tutte le sue forze di salvare chi può. Sono tante le persone che ogni giorno si espongono coraggiosamente a un enorme rischio di contagio, oltre che allo stress psicologico e all'esaurimento fisico.
1.) Troppo lavoro
„Dopo 13 ore in terapia intensiva.“
2.) I segni del lavoro
La mascherina chirurgica lascia tracce dolorose.
3.) Segni dolorosi
Più a lungo si indossano, più profondi sono i segni che le mascherine antivirus lasciano sulla pelle.
Sieh dir diesen Beitrag auf Instagram an
4.) Stremata
„Non ce la facciamo più. Non dormiamo, non mangiamo.“
5.) Le misure di protezione scarseggiano
Anche un sacchetto di plastica diventa una protezione viso di fortuna.
Sieh dir diesen Beitrag auf Instagram an
6.) Allo stremo
„Ci manca praticamente tutto.“
Sieh dir diesen Beitrag auf Instagram an
7.) Stress mentale
„Ho paura di andare al lavoro.“
Sieh dir diesen Beitrag auf Instagram an
8.) Aiuto disinteressato
„Questa è mia madre. Lei è la mia eroina. Ha 60 anni e testa i pazienti per il COVID-19.“
This is my mom. She’s my hero. She’s a 60 year old primary care physician testing patients for #COVID19. She is putting her health on the line to test patients, get them the care they need, and do what she can to prevent community spread and the overburdening of our hospitals. pic.twitter.com/zRjppSxpPn
— Julie Silverbrook (@JMSilverbrook) March 19, 2020
9.) Una missione per salvare la popolazione
Gli si chiudono gli occhi dalla stanchezza.
Sieh dir diesen Beitrag auf Instagram an
10.) Misure di protezione last-minute
Sono finiti gli occhiali protettivi, quindi questa dottoressa ha aguzzato l'ingegno.
Dr. Joy Vink is on the frontline of NYC's battle with COVID-19, but without access to proper personal protective gear, she's has no choice but to "get creative." Forget face shields - she is working in SWIM GOGGLES...our #HealthCareHeroes deserve better! pic.twitter.com/UVVFuK9gYp
— Amplify Her NYC (@AmplifyHerNYC) March 22, 2020
11.) Segni sul viso
Deve proteggere la pelle con dei cerotti.
Sieh dir diesen Beitrag auf Instagram an
12.) Da non credere
"Ma non hai paura?" - "Certo che ho paura!"
Sieh dir diesen Beitrag auf Instagram an
13.) Occhi stanchi e arrossati
Così non si può andare avanti.
Sieh dir diesen Beitrag auf Instagram an
14.) Viso gonfio e segnato
Questa infermiera ha superato i suoi limiti.
Sieh dir diesen Beitrag auf Instagram an
15.) Il prezzo da pagare è alto
Quando le misure di protezione finiscono, restano solo le lacrime.
Sieh dir diesen Beitrag auf Instagram an
Medici e infermieri danno tutto per salvare i loro pazienti, ma non possono fare l'impossibile. Spetta quindi a tutti gli altri fare in modo che il tasso di contagio si riduca e che si ammalino meno persone contemporaneamente. Perché solo così questi eroi avranno una possibilità nella lotta contro COVID-19.